Il pitch - impara a presentare le tue idee
Il quarto corso, tenuto da Marco Filocamo Head of Operation di Fashion Technology Accelerator e fondatore della community locale Activators Pavia, trattava del pitch che sostanzialmente è una presentazione che facciamo per raccontare un nostro progetto.
Ci sono diversi tipi di pitch in particolare ne abbiamo visti tre: l'elevator pitch che serve per convincere velocemente (massimo di 1 minuto), lo short form pitch che per convincere utilizza più tempo e presenta la nostra idea (massimo 10 minuti) e infine il long form pitch che convince in un tempo più elevato approfondendo (massimo 20 minuti). Sempre nella stesa slide Filocamo ci ha rassicurato sul fatto che tutti sono nervosi mentre presentano le proprie idee e che è una cosa normale, poi ci ha mostrato la struttura di Kawasaki, uno dei dipendenti Apple più importanti il quale ha creato una scaletta di 10/11 slide per poter presentare nel modo migliore le nostre idee. La struttura è composta da: titolo, problema, soluzione, magia, business model, go to market, competitor, team, proiezione, stato e recap. Lungo tutto il corso abbiamo affrontato i diversi temi delle slide mettendo a confronto dei casi di aziende che hanno presentato un pitch vincente, come: Airbnb dove si possono prenotare camere da privati, Blablacar che permette di dare passaggi dietro compenso, di Hampton Creek il quale produce cibo tramite delle piante di diverso tipo, Tinder che è un app di incontri e di Uber dove si può prenotare un passaggio tramite un app. Successivamente ci ha dato una prima idea di come sono composte le slide, le prime sei parlano esclusivamente di noi, la sette tratta della competizione e le ultime quattro ancora di noi. Prima di parlare con gli investitori occorre rispettare una To do list dove si deve: verificare chi sono gli investitori e quel'è la loro esperienza, rivedere la coerenza interna e utilizzare i materiali adatti cioè PDF evitando power point o video. Poi ha parlato di altre differenze che ci sono tra i diversi pitch per esempio tra quelli in presenza e non, nei pitch che dobbiamo mandare via e-mail per esempio occorre essere un po' più discorsivi e dare più informazioni, fare riferimenti chiari e rimanere in contatto con il nostro possibile investitore dopo aver inviato il pitch. Nei pitch in presenza dove si parla anche ad una vasta platea bisogna invece andare dritti al punto per attirare l'attenzione del pubblico, avere energia per coinvolgere il pubblico e parlare del team e con il team. La prima slide del nostro pitch è il "Titolo" il cui obbiettivo è quello di fare una buona impressione, in questa prima slide è fondamentale inserire il nome della nostra società e tutti i membri del team, dare la possibilità agli investitori di rimanere in contatto con noi tramite e-mail, numero di telefono e inserendo il nostro sito ufficiale, fare capire di che cosa si occupa la nostra azienda tramite immagini, slogan e descrizioni. Errori che non bisogna fare nel presentare la nostra presentazione sono: ignorare alcune slide, inserire la data di quando è stata fatta la slide e non inserire le fonti dove avete preso eventuali dati. Alla fine di questo capitolo ha messo esempi della slide "Titolo" di alcune società come Airbnb, Uber e BlaBlaCar. La seconda slide è "Il Problema" dove spieghiamo il perché abbiamo voluto creare questa azienda e quali problemi la nostra azienda può risolvere. Anche qui ci sono elementi molto importanti da inserire, come fornire dei numeri e dei dati, dare delle spiegazioni chiare, dirette e poco articolate infine prestare attenzione al layout che dalla seconda slide in poi rimarrà sempre lo stesso. Gli errori da non fare invece sono: dare il problema per scontato senza spiegarlo, allo stesso tempo però non bisogna fornire troppi elementi, non citare le fonti. Anche qui ha messo degli esempi di "Problema" portati nei pitch di compagnie come Uber, Airbnb, Hampton Creek e BlaBlaCar. La "Soluzione" è affrontata nella terza slide dove appunto dobbiamo spiegare come abbiamo intenzione di risolvere il problema sovra citato. Gli esempi che ha fatto della terza slide sono di Airbnb, Tinder e Hampton Creek. Le tre cose fondamentali da tenere a mente per presentare la soluzione sono: mettere ben in chiaro la nostra proposta, la nostra soluzione perché è da qui che parte tutta la spiegazione della nostra azienda, evidenziare il nostro punto di forza e sottolineare la soluzione e il nostro prodotto. Gli errori da evitare invece sono parlare troppo dei competitor, dare troppe soluzioni che possono confondere i nostri ascoltatori e sognare troppo in piccolo, cioè sminuire la propria idea senza pensare ad ingrandirsi. Nella quarta slide cioè della "Magia" dobbiamo raccontare perché noi siamo diversi dagli altri, cos'è che rende unica la nostra azienda marcando i nostri elementi distintivi. Una quarta slide vincente è stata creata da Aribnb, Tinder, BlablaCar, Hempton Creek e Uber. Errori molto comuni sono parlare dei competitor, ripetere ciò che è stato detto nella slide precedente e non mostrare il come vogliamo realizzare le nostre idee. I consigli da seguire per scriverla e presentarla correttamente sono mettere un dettaglio convincente che sostiene le nostre idee, approfondire il come e utilizzare una grafica chiara. Con il "Business Model" mostriamo come abbiamo intenzione di sostenere la nostra azienda e quali saranno le fonti di ricavo, anche nella quinta slide bisogna stare attenti a non incorrere in errori: inserire troppe fonti di ricavo, non aver fatto test per verificare se la nostra azienda funziona e non spiegare come abbiamo intenzione di proseguire con la nostra idea; punti da seguire sono: definire in modo chiaro i ricavi, delineare il mercato totale e alludere il futuro della nostra azienda. Gli esempi che ha portato sono Business Model di Tinder, BlaBlaCar e Airbnb. Nella sesta slide si parla del "Go to Market" dove spieghiamo come facciamo a raggiungere il nostro mercato target e come faremo a trovare dei clienti per ottenere successo e ricavi come hanno fatto Uber, Airbnb e BlaBlaCar. Per un corretto "Go to Market" occorre dare informazioni sui dati ottenuti, spiegare l'impatto dei fondi e illustrare il futuro definendo mercato e target. Errori che bisogna evitare sono: inserire troppe strategie, non spiegare chi lo segue e non chiarire il mercato. Nella settima slide è venuto il momento di parlare dei competitor cioè le aziende che competono con noi nel nostro settore. Per farlo occorre: parlare di società grandi ma anche piccole, evidenziare i nostri punti di forza che ci permettono di competere con loro, utilizzare una grafica autoesplicativa utilizzando tabelle e grafici; si deve stare attenti a diversi errori cioè: inserire solo grosse aziende, non esaltare la concorrenza e non bisogna dire di non avere competitor perché è poco realistico. Le aziende che hanno citato correttamente i loro competitor sono Airbnb, Uber e Hampton Creek. Nell'ottava slide si parla di chi c'è dietro al progetto cioè del "Team", descrivendo chi partecipa in modo da rassicurare i nostri interlocutori come hanno fatto Hampton Creek, Airbnb e BlaBlaCar. E' fondamentale inserire nome, cognome e foto, le nostre esperienze e gli aiuti esterni cioè persone, associazioni e società. Bisogna evitare di inserire solo il nostro nome, non inserire le nostre esperienze e non indicare i mentor. Nella nona slide ci sono le "Proiezioni" dove l'obbiettivo è anticipare il futuro del progetto aiutandosi con i dati e numeri, gli errori da evitare sono: essere approssimativi, evidenziare crescita lineare e sottovalutare i costi. Bisogna invece inserire un conto economico semplice da riassumere in fase di presentazione, quali sono le chiavi della crescita raccontando la strategia di crescita e usare un grafico chiaro per evidenziare la crescita. Aziende che hanno mostrato correttamente le "Proiezioni" sono Uber, Airbnb e BlaBlaCar. La penultima slide è lo "Stato" dove si evidenziano i risultati che la nostra azienda ha raggiunto e che cosa abbiamo fatto, per presentare correttamente i nostri traguardi dobbiamo stare attenti a non fermarci troppo presto senza spiegare i progetti per il futuro, non valorizzare i nostri risultati e non bisogna sognare troppo in piccolo. Le cose da fare invece sono: utilizzare un flusso coerente per spiegare il nostro futuro, richiedere il finanziamento che serve per crescere e elencare i risultati raggiunti. Anche qui sono stati fatti gli esempi di Hampton Creek, Uber, Airbnb e BlaBlaCar. L'ultima slide è quella del "Recap" con il quale si riesce a chiudere con efficacia il nostro pitch, in questa slide l'obbiettivo è riassumere il nostro messaggio ponendo le basi per continuare. Nell'ultima slide non ha fatto nessun esempio di aziende ma ha comunque dato degli errori da non fare e dei consigli da seguire. Gli errori sono: saltare le slide, non inserire riferimenti e non avere un call to action. I consigli sono: avere una chiusura convincente per portare l'interlocutori all'azione, inserire i vostri riferimenti per poter essere contattati e usare immagini rappresentative per riassumere la nostra azienda. Alla fine ha fatto un riassunto generale su cos'è il pitch, sulla struttura di Kawasaki e sui Pitch che abbiamo analizzato nel corso delle slide delle aziende di Uber, BlaBlaCar, Hampton Creek, Tinder e Airbnb.
Questo quarto capitolo mi è piaciuto particolarmente perché, al contrario dei precedenti, ha trattato sempre di cose che non avevo mai affrontato prima. Mi è piaciuto anche per come è stato strutturato dato che tutte li slide corrispondevano ai passaggi della Struttura di Kawasaki (esclusi l'inizio e la fine), questa struttura mi ha fatto capire molto bene ogni punto. Altri due elementi utili sono stati: i pro e i contro presenti per in tutte le slide che mi hanno aiutata a comprendere bene e mi hanno fornito le indicazioni fondamentali; e la spiegazione dei pitch di aziende reali che mi hanno fornito degli esempi concreti su cui basarmi e che uniti alla spiegazione di Marco Filocamo sono stati davvero utili.
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